Blog & Bloggers

Premessa

Molti sono i ricordi e molti sono stati i bei momenti ma per fortuna non mi creano tristezze o rimpianti.
Credo nella legge di “causa/effetto” e quindi mi sento e sono responsabile di questo presente perché io stesso in parte l’ho creato.

Il web

Abito il web fin dalla sua nascita ma ho aperto il mio primo blog, inteso come “diario personale”, nel 2006. Prima li frequentavo soltanto.

La piattaforma Splinder, nata nel 2001, è stata una delle prime che ho seguito e, aggiungo, senza paura di smentita anche quella più vera. Più vera perché su Splinder si condividevano quasi esclusivamente i pensieri personali, una comunità fatta da individui che amavano esprimersi scrivendo di se stessi e di quello che gli accadeva attorno. Un vero e proprio diario personale digitale condiviso.

Sul web però tutto corre veloce e se non c’è riscontro in termini numerici e di conseguenza monetari si è destinati a scomparire, questo succede anche con le aziende nella vita reale.

La nascita delle due piattaforme Blogger (poi Blogspot) e WordPress, nella seconda metà degli anni duemila, misero in crisi Splinder, dettando la sua definitiva chiusura dieci anni dopo, nel 2011.

Blogspot

Per facilità d’uso scelsi la piattaforma di Google, era più immediata, semplice e, a quanto si diceva, meno snob di WordPress. Aleggiava il pensiero che sulla seconda ci fossero solo scrittori affermati e gente preparata nello scrivere, in blogspot invece, c’erano persone più comuni, semplici, senza smanie letterarie.

Ammetto che dopo pochi mesi che avevo aperto il blog, instaurai dei bellissimi rapporti con questa comunità. Ogni qualvolta qualcuno della cerchia pubblicava un post, veniva commentato da tutti gli altri, instaurando così una confidenza che, se pur virtuale, era sincera.

Questa confidenza amichevole virtuale proprio perché sincera, un po’ alla volta si tramutò anche in reale, ed è questo il ricordo più bello di quei tempi. Si fece in modo di incontrarsi “dal vivo” e fu emozionante, anche una volta a cena a casa mia fu molto divertente.

Grazie ai blog quindi, alcune amicizie virtuali diventarono reali, cosa pretendere di più?

I Social

Sempre nella seconda metà degli anni duemila nacquero però anche i social network, Twitter e Facebook in primis ma non solo, Meemi il social italiano fece la sua comparsa.

(Su quest’ultimo farò un post a parte, visto che è stato molto importante nella mia vita “social”)

L’evento dei social misero in crisi i neonati blog o almeno una grossa fetta di loro.

Nei social, molto più effimeri e semplici da usare anche per gli “analfabeti digitali”, si potevano condividere anche le “cazzate” mentre un blog richiede comunque un impegno più profondo, nella cura, nell’esprimersi e nella condivisione.

Nelle seconda metà degli anni duemiladieci lentamente e inesorabilmente, molti blog chiusero le pubblicazioni e portò gli stessi amministratori per la maggior parte nei social.

Va sottolineato, sia chiaro, che la crisi del blog in favore del social non è stato totale, molti controcorrente, per libera e fondata scelta, hanno continuato la pubblicazione nel blog, alcuni condividendoli nei social e altri ignorandoli proprio.

Vent’anni dopo

Dopo un ventennio dalla nascita dei blog, la sua crisi in favore dei social, aleggia nell’aria una sofferenza in quest’ultimi.

Le fake news, l’arroganza, la mancanza di sincera condivisione e soprattutto l’intimità assente nel social, sta dando forza al blog. Un ritorno ad una condivisione più umana, confidenziale, meno appariscente, lontana dai riflettori, alimenta questo desiderio di ritorno.

Parallelo

Il parallelo con il “Vinile/CD” mi viene spontaneo.

Quando nacquero i CD negli anni ottanta, misero in seria crisi i vinili, fino alla scelta di non produrli da parte delle case discografiche e diventando quasi esclusivamente supporti per soli collezionisti.

Uno zoccolo duro di appassionati, come per il blog, rimase vivo, finché un ventennio dopo lentamente le case ripresero la loro pubblicazione, riprese la produzione dei supporti fonografici e pian piano il vinile si ritaglio la fetta di mercato sempre più grande arrivando negli anni duemila a superare (in america) quella del CD.

E chi l’avrebbe mai detto?

Futuro

Non sono un grande esperto e nemmeno un indovino ma da frequentatore dell’universo web qualche presentimento ce l’ho. Probabilmente questa mia sensazione è più che altro un augurio, è frutto di un reale desiderio di ritorno a una dimensione più umana, fatta di strette di mano, pacche sulla spalla, suggerimenti fraterni e condivisioni delle nostre passioni.

Vi pare poco?

Non scommetto sul futuro, a onor del vero, mi interessa anche poco. Per quanto mi riguarda sono tornato qui su WordPress in maniera assidua e continua per i motivi sopra descritti, da due anni, e come me altri, alcuni anche blogger storici.

Se questa mia sensazione avrà riscontro ne sarò MOLTO felice, se non l’avrà sarò felice lo stesso.

Ad Maiora


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