Terra arida

Non è la globalizzazione a spezzare la trama identitaria di un paese, nonostante le conseguenze che inevitabilmente essa comporta, nel bene e nel male, bensì la capacità di un popolo di adattarsi ai cambiamenti, di arricchire la propria cultura senza mai dimenticare i canti delle proprie radici. La globalizzazione è un innesto che produce buoni frutti, se ben si coltiva la terra arida della solitudine.

25 Aprile

Resistenza indica una forma di opposizione attiva alle aggressioni, proprio come quella messa in campo dai partigiani.

Nell’ultimo decennio si è assistito a un rafforzamento di formazioni politiche di estrema destra e fascistoidi. Peggio ancora, i loro obiettivi e le pratiche politiche dell’estrema destra hanno contaminato molte delle forze parlamentari e istituzionali che si definiscono antifasciste.
C’è ancora un fascismo, non necessariamente identico a quello del passato, ma c’è.

Oggi tutti i partiti di centrosinistra trovano una propria identità in opposizione all’estrema destra. Ma fanno molta più fatica a darsi un’identità in modo attivo, riconoscendosi in obiettivi comuni e in una visione di futuro, diventando infine complici degli stessi partiti fascistoidi di cui si dichiarano avversari.

È necessario ricordare quindi che l’antifascismo è una parola che indica una forma di opposizione attiva, proprio come quella dei partigiani, che si celebra il 25 aprile.

Resistenza significa sostenere e contribuire in ogni modo possibile, anche solo con parole di sostegno esplicito e pubbliche, di stare dalla parte dei deboli, di chi soffre, di chiede aiuto.

Resistenza significa scendere in piazza per ricordare i 40 mila partigiani morti combattendo armi in pugno il regime nazifascista, caduti provando a costruire per l’Italia un futuro di libertà.

Forte aprile 2023

Il 17 di questo mese, Forte ha compiuto tre anni.

Senza ripetere pensieri già scritti in passato (qui aveva dieci mesi) e (qui ne aveva diciassette) mi limito a riconfermare quanto sia sconfinato l’amore reciproco.

Nella bilancia dei pro e contro, per quanto possa sembrare un’analisi fredda, egoistica e materiale, il piatto del pro pesa di gran lunga di più.

Prima del suo arrivo fantasticavo con la mente a viaggi dentro e fuori i confini nazionali ma il suo “entry” ha smorzato questo entusiasmo, ripagando questa mancanza con sguardi carichi di una tenerezza disarmante.

Non riesco minimamente a immaginare di depositarlo in una pensione o presso un dogsitter, credo che dopo qualche ora mi scoppierebbe il cuore. E proprio per questo motivo, qualsiasi allontanamento da casa per diverse ore avviene in sua presenza.

Gli animali e in special modo i cani, hanno un’infinità di superpoteri che li rendono speciali e che ci riempiono di motivi per amarli con grande intensità. Se facciamo una lista di tutti i modi in cui ci sorprendono, non smettiamo più di sorridere.

Amare un animale vuol dire lasciarci stupire, ad esempio, dalla sua capacità di predire il futuro o di sentire che stiamo arrivando a casa; dalla sua “vista a raggi X” con cui ottiene tutto quello che vuole, dalla sua empatia, dalla sua capacità di entrare in sintonia con il nostro stato emotivo e di offrirci conforto ed energia.

La verità è che poche cose sono paragonabili al dolore di lasciarli soli in casa quando andiamo via. I loro occhi imploranti ci colmano di dolore, ma la loro allegria al ritorno ci inonda di felicità.

Gli animali sono indubbiamente i migliori terapisti per molti di noi. La loro nobiltà e bontà non hanno limiti. Si potrebbe dire che finché non si ama un animale, una parte dell’anima è dormiente. Esiste, nella nostra anima, una parte riservata ad amare un animale, alla possibilità di godere del suo amore incondizionato e delle sue lezioni.

Vendette

La vendetta degli umani contro la Natura, quando essa non è addomesticabile, è aberrante vergognosa ed inaccettabile. Molti umani, ormai lontani anni luce dalla sapienza contadina, ritengono che la Natura possa, anzi debba, essere piegata al proprio stile di vita innaturale.

Ormai piegati ed asserviti possiamo senza ribellarci accettare di tutto: guerra, povertà, ingiustizie, crudeltà, indifferenza…
Per interessi economici e finanziari, sono distorti e distrutti irrimediabilmente gli attuali equilibri naturali, ci vorranno chissà quanti decenni perché si ricompongano. Noi non lo vedremo. Forse i pronipoti, se ancora qualche umano resisterà a questa distruzione.

Infanzia e Vecchiaia

Marguerite Yourcenar in Archivi del Nord scrive:

«Più invecchio anch’io più mi accorgo che l’infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi in cui ci è dato vivere. In essi si rivela la vera essenza di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni della vita. […] Gli occhi del fanciullo e quelli del vecchio guardano con il tranquillo candore di chi non è ancora entrato nel ballo mascherato oppure ne è già uscito. E tutto l’intervallo sembra un vano tumulto, un’agitazione a vuoto, un inutile caos per il quale ci si chiede perché si è dovuto passare»

Mi è venuto incontro questo scritto della Yourcenar e, come spesso accade, mi ha piacevolmente sorpreso.

Sorprendere è meravigliarsi, stupirsi, prendere cognizione improvvisa di un proprio atto impensato, inconsueto ed è quello che mi è successo dopo averlo letto.

L’infanzia e la vecchiaia sono i due limiti estremi della vita, se si elimina quello che sta in mezzo i due estremi si “toccano”, si parlano, si capiscono.

La curiosità dei bambini e la saggezza degli anziani; l’irrefrenabilità dei primi e la tranquillità dei secondi; la voglia di imparare e di scoprire e di provare che caratterizzano l’infanzia e la capacità di trasmettere, di guidare e di consigliare della vecchiaia.

Infanzia e Vecchiaia, quindi, collaborano per una qualità della vita che non ha tempo, che non ha età. Perché ogni momento, ogni periodo è quello giusto per essere felici e per puntare in alto o almeno verso qualcosa: le persone anziane insegnano questo ai bambini e facendolo, lo ricordano a se stesse.

Giorno

Soffia il silenzio sul
sole appena sorto,
dolce domenica
.

Un caffè zuccherato
e gli sguardi allacciati,
iniziano il giorno.

Quote #15

Noto, non senza timore che l’intolleranza verso ogni minimo cenno di stupidità umana cresce esponenzialmente con l’età.
Mi chiedo quale potrà essere la chiave per la sopravvivenza, superati i 60 anni, o giù di lì.

Accoglienze

Fatico ad assorbire informazioni in merito a cose, ma anche a persone, per cui non provo il benché minimo interesse. Per tutto ciò che non mi stimola curiosità. E allora osservo, e ascolto impassibile, ciò che la vita mi va a raccontare, lasciando inalterato e spoglio, ogni angolo di memoria, sempre pronto a nuova e corroborante accoglienza. La mia pelle è tovaglia, scacchi bianchi e rossi, solo selezione impermeabile di stimoli ben piantati.