IT-Wallet: Cos’è e come funziona il portafoglio digitale

Sarà un vero e proprio portafoglio digitale che si appoggerà all’app IO, attraverso cui si potranno caricare una serie di documenti, quali patente di guida, tessera sanitaria, carta di identità, ma anche la carta europea della disabilità.
Potremmo lasciare a casa il portafoglio “fisico” perché tutto sarà sul cellulare, dai wallet per pagare con le carte ai documenti.

Con l’approvazione del decreto PNRR, IT-Wallet è ormai una realtà, uno strumento pensato per digitalizzare alcuni documenti fondamentali per le persone e per renderli così utilizzabili, un passo verso la transizione dal cartaceo al digitale.

Il Sistema di portafoglio digitale italiano, così viene definito dal Dipartimento per la trasformazione digitale, non è tuttavia ancora funzionante, nonostante se ne parli ormai da diversi mesi ma lo sarà a breve.

Considerando che l’app IO richiede di accedere tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica), per usare IT-Wallet sarà di conseguenza necessario eseguire la procedura di autenticazione proprio con questi ultimi due sistemi di identità digitale, il secondo dei quali potrebbe essere un’esclusiva per alcune operazioni. Il fatto che, volendo, queste modalità di autenticazione siano necessarie solo una volta all’anno (impostandolo dall’applicazione) semplifica di molto le cose, considerando che per accedere all’app IO basta usare un codice di sblocco o un sistema di autenticazione biometrica come l’impronta digitale o il volto.

Se per molti è una cosa utilissima non mancano i primi commenti negativi, cose tipo: e se si scarica il telefono? E se lo perdi? Oppure “ah, lo fanno per tracciarci tutti!”. Qualcuno dirà anche qualcosa tipo “gregge” e robe simili.

L’innovazione porta con sé promesse e pericoli.

Le forze che stanno generando progressi senza precedenti nell’ambito della ricchezza e della salute sono le stesse che possono permettere a un hacker di rubarti l’identità o di violare la tua casa.
Un computer che è in grado di accelerare l’analisi dei documenti legali può al contempo ridurre il numero degli addetti nel settore giuridico.
I social network possono tanto aprire le porte per formare nuove connessioni quanto creare nuove forme di ansia sociale.
La digitalizzazione dei pagamenti può facilitare il commercio o permettere nuove forme di frodi.
Lo sappiamo, ci siamo già passati. Ad ogni innovazione o novità di qualche tipo si scatenano le frizioni verso qualcosa che cambia e, di conseguenza, spaventa.

Eliot diceva una frase azzeccatissima per questo tipo di lamentele ovvero che questo è il modo in cui finisce il mondo, non in un’esplosione ma in un piagnisteo.

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