David Honeyboy Edwards: l’ultimo grande rappresentante del “Delta Blues”

Il 28 Giugno del 1915 a Shaw, nel Mississippi U.S.A., nasceva il grande bluesman David Honeyboy Edwards, che viene considerato l’ultimo grande rappresentante del cosiddetto “Delta Blues”. Edwards inizio la sua carriera di cantante e chitarrista a soli quattordici anni accompagnando dal vivo Wolf e Walter: il debutto vero e proprio come solista, pochi anni più tardi, avvenne nei club di Memphis. Trasferendosi a Greenwood, entrò in contatto con molti musicisti Blues, tra i quali il mitico Robert Johnson che – secondo la leggenda – era presente la notte della morte, avvenuta dopo l’ingestione di un bicchiere di whisky avvelenato, dell’icona delle dodici battute. Ebbe la sua prima occasione di registrazione discografica nel 1942, da parte di Alan Lomax, per conto della “Library of Congress”, come esempio del tipico “Blues rurale del Delta”. Pur avendo registrato dischi per case discografiche importanti come la “Chess” di Chicago e la “Sun” di Memphis, per decine di anni non riscosse successo, e diverse incisioni non videro la pubblicazione. Solo in tarda età, negli anni ’80 e ’90 venne “riscoperto”, apprezzato e portato al successo, pubblicando finalmente anche le sue primissime incisioni. Nel 2004 fu invitato a partecipare a Dallas ad un irripetibile concerto con gli ultimi grandi del “Delta Blues”, insieme a Pinetop Perkins, Henry Townsend e Robert Lockwood. Nel 2009 fu invitato alla “Biennale Musica” di Venezia, nella rassegna “La musica del novecento” e nel 2011, a 96 anni, riuscì a fare anche la sua ultima tournée negli Stati Uniti, per poi spengersi il 29 agosto per un attacco di cuore a Chicago.


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