Soichiro Tomioka

Soichiro Tomioka (1922 – 1994) è nato e cresciuto nel terra innevata della prefettura di Niigata in Giappone. Circondato dalla neve fin dall’infanzia, Tomioka ha continuato a dipingere la neve, simbolo dei suoi primi ricordi, per tutta la sua carriera. Influenzato dal suo amore e dalla sua conoscenza della neve, Tomioka ha trascorso molti anni a sviluppare una sua originale vernice bianca. Unica nel colore e nella consistenza e resistente allo scolorimento e alle crepe. A loro volta, i paesaggi innevati che Tomioka ha reso con questa pittura hanno dato forma al mondo di bianco di cui è stato testimone e che ha cercato di trasmettere nel corso della sua carriera.

Completamente autodidatta, Tomioka non ha mai ricevuto una formazione classica come pittore. Dopo aver ricevuto il New Art Society Award alla mostra Shin-seisaku nel 1926, l’artista ha dedicato la sua carriera alla pittura che, a sua volta, lo ha portato a ricevere vari premi di grande successo, sia a livello locale che internazionale. Dopo sette anni vissuti a New York dove si guadagnò una solida reputazione grazie alla sua partecipazione a numerose mostre tenutesi presso istituzioni rinomate, a causa della crescente minaccia della guerra del Vietnam e di un infortunio personale, Tomioka tornò in Giappone, per cercare vari paesaggi innevati giapponesi da dipingere.

Attraverso un utilizzo ambizioso di elicotteri e aerei, Tomioka catturò le varie vedute a volo d’uccello di montagne innevate, pianure, fiumi, laghi, mari e foreste. Queste opere rendono prospettive che presentano vedute di paesaggi naturali visti non dal punto di vista degli esseri umani, ma di qualcosa di più grande. Attraverso queste scene Tomioka presenta l’idea che l’umanità risiede in un mondo di fenomeni imprevisti che trascende la comprensione umana, esiste nell’abbraccio della natura ed è viva solo per un momento nell’eterno passaggio del tempo.


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